mercoledì 23 febbraio 2011

Diciamoci la verità...



Diciamoci la verità: se qualcuno vuole porre la questione libica (e del Mediterraneo in generale) per trasformarla in bega politica tutta nostrana sta sbagliando in questioni di merito e metodo.
Se è pur vero infatti che questo governo ha fallito su tutti i fronti possibili ed immaginabi(ogni giorno è come se scoprissimo l'acqua calda) è pur vero che questo non è un problema recentissimo.
Gheddafi occupa il trono dal 1969, Ben Alì dal 1987 e Mubarak Zio dal 1981.
L'intelligenze e l'economia occidentale scoprono oggi questi mostri retrodatati?
Certo è che Silvio ha un bel pantheon di riferimento, non c'è che dire; ma è onesto intellettualmente (una volta tanto), ammettere che governi socialdemocratici, popolari, cristiani e comunisti abbiam fatto affari con questi dittatori.
Oggi, come spesso avviene in questi casi (Golfo, Afghanistan, Iraq, conflitto israelo palestinestinese, Georgia e Balcani) passa in secondo piano la notizia cruciale: 10 mila morti in Libia, centinaia in Tusisia ed Egitto.
Tutto è addomesticato e fatto per anestetizzare l'opinione pubblica. Ogni morte che non sia quella di un nostro soldato passa come normale. Tutto è fatto per sviare l'attenzione.
Spesso donne e bambini, civili che pacificamente rivendicavano la pià alta vocazione insita nell'Uomo: la LIBERTA'.
L'economia e gli interessi energetici, televisivi e di stretegia geopolitica hanno occupato tutte le prime dei giornali.
Ma degli innocenti morti ammazzati quando parleremo?
O forse è più importante che l'Italia rimanga senza gas?!


CONTINUA...

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