lunedì 26 novembre 2012

Carissimi amici democratici, progressisti, riformisti, gente di centrosinistra! Votate al ballottaggio


Ieri è stata una bellissima giornata, come sempre quando in Italia ci sono le primarie!
In un primo turno in cui tutti hanno vinto e sono (giustamente) soddisfatti per il risultato ottenuto, io sono uno di quelli che ha perso (in termini meramente numerici) e, a quanto pare, uno dei pochi ad ammetterlo.
Ho palesato il mio consenso per Nichi Vendola e il mio Presidente non ce l'ha fatta. Abbiamo contaminato queste primarie, lo abbiamo fatto in maniera decisiva, facendo prendere posizione a chi voleva sottrarsi a temi importanti come Scuola, Lavoro, Diritti Civili, Ambiente, Alleanze. Ci siamo e abbiamo influito pesantemente. Abbiamo reso queste primarie vere (per la prima volta, finalmente), le abbiamo rese meno di centro e più di Sinistra.
Ma non abbiamo vinto. Abbiamo messo un piccolo seme! Forse non è ancora per noi il momento del raccolto!
Per Pierre de Coubertin siamo stati il prototipo perfetto. Ma ci abbiamo messo la faccia: senza danari, con coraggio, senza apparati strutturati o finanziatori, senza testate giornalistiche o endorsement di lusso. SEL ha votato Nichi, ma 2/3 dei nostri voti provengono dagli amici del PD. Frizzante come cosa e, se permettete, incoraggiante per chi come me guarda al PD come forza motrice del nuovo centrosinistra italiano.
Io ho ben digerito quel 15.6% di Nichi (oltre il 25% nella mia città), un risultato enorme rispetto alle proiezioni nazionali (5/6%).
Qualunque cosa si dica e si faccia io voterò al ballottaggio, liberamente, senza dettami di sorta, perchè ho sottoscritto la carta d'intenti e ho messo la mia brutta faccia per farla sottoscrivere ad altri amici.
Conosco bene PiGi e Matteo, li ho frequentati entrambi. Entrambi puoi chiamarli per nome e questo per me è importante.
Il primo non è mai stato di fatto il mio segretario (sono stato un "veltroniano di ferro" ed ho votato per Franceschini), ma con lui sono stato rieletto Segretario cittadino del PD in condizioni delicatissime per il centrosinistra (uno dei pochissimi ad essere confermati ed in controtendenza rispetto al cambio solito che anche nei territori si impone quando c'è un nuovo Segretario Nazionale), non ho condiviso con lui parecchi contenuti, ma quando saliva su quel tetto l'ho sentito come un politico vicino, mi è parso umano.
Il secondo l'ho conosciuto alla prima Leopolda, con Pippo Civati e Deborah Serracchiani. Ero da solo, spaesato e preoccupato,perchè come dice De Andrè "un politico solo è un politico fottuto".
Mi hanno emarginato da "rottamatore" senza che nessuno muovesse un dito, NESSUNO!
Rottamazioni di convenienza, ma poco importa!
I tempi cambiano i giovani crescono, cresciamo tutti. Con Matteo ci siamo divisi sul lavoro e sulle alleanze, ma ci chiamiamo per nome. Quel nome che oggi tanti inneggiano e ieri definivano come "colui che ha usato i soldi da Presidente della Provincia" per diventare Sindaco di Firenze ed oggi sono in prima fila.
Ma oggi è tempo di guardare avanti, di osservare le dinamiche del futuro!
Alonso ha perso per soli due punti: secondo per soli due punti. PiGi è avanti di 10!

Io non ho ancora deciso, nonostante la Bindi. Vorrei che PiGi e Matteo parlassero della loro idea di centrosinistra, vorrei che mi convincessero, ma che lo facessero rispettandosi.
E vorrei che i miei amici che tifano per l'uno o per l'altro facessero altrettanto.
Ho sei giorni per scegliere il mio candidato Premier. Il settimo giorno si riposano tutti!

domenica 11 novembre 2012

Credo in Nichi




“Oggi ho avuto una discussione con un mio amico. Lui è uno di quelli bravi; bravi a credere in quello in cui gli dicono di credere…”

Ecco, sarebbe dovuta iniziare così: io mi alzo da un materasso meravigliosamente spalmato sul pavimento (con buona pace di Giorgio Mastrota), parte la canzone, ho una postazione radiofonica tutta per me, non passa nessun maniaco della velocità a rombare idiotamente, busso delicatamente con l’indice sul microfono per vedere “se va”, il sound è corposo come un buon rosso che si sposa con il pasto caldo e, magicamente, senza testo in fronte, inizio a parlare, perché anche io credo:

Credo che la prima cosa che si dovrebbe dire ad un neolaureato sia "benvenuto nel mondo del Lavoro" e non “ecco un altro disoccupato”
Credo che chi parla di Bellezza in Politica non debba essere deriso
Credo che non siamo “tutti uguali”
Credo che un F35 non valga il sorriso di un bambino in un asilo nido pubblico
Credo che più che la TAV a noi italiani dovrebbe interessare la MAV (Moderna, Artistica, Vivibile)
Credo che i populisti non siano quelli che stanno dalla parte del Popolo, ma quelli che parlino al basso ventre della gente
Credo che chi difende il Lavoro delle donne e si batte contro le dimissioni in bianco meriti il mio sostegno
Credo nella Scuola e nella Cultura come fonte di riscatto di una Italia alla deriva
Credo nella Bellezza dei rapporti umani e non negli scontri ideologici
Credo che chi va allo stadio debba avere la  possibilità di portare tutta la famiglia
Credo nel cambiamento, senza necessariamente offendere chi ha fatto tanto per questo Paese
Credo in quella Sinistra che non urla scompostamente, ma che sappia chiedere scusa e che viva la Politica come un principio di autoeducazione
Credo che questo non sia solo il Paese dei normodotati: la disabilità bussa alla nostra porta chiedendo di avere diritti
Credo che la Biblioteca, il Cinema, la sala del Consiglio Comunale, siano di tutti, non solo di chi ha i soldi e ha le gambe
Credo che il figlio di un operaio possa diventare Presidente del Consiglio
Credo nella parità delle condizioni di partenza e nel coraggio di chi poi se la gioca
Credo nella mia amica laureata in Psicologia che dopo tre anni ancora consegna le pizze
Credo in chi non si è mai laureato e ha il diritto di portare il pane a casa
Credo che la precarietà possa durare sei mesi e non debba essere un ricatto
Credo che chi ha votato per l’abolizione dell’Art.18 non sia degno di sedere in Parlamento
Credo che Marchionne abbia un bel maglioncino, ma è il peggio che l’Italia moderna possa produrre (senza se e senza ma)
Credo ancora in chi crede nel centrosinistra, nei suoi valori, nel senso alto di essere sempre dalla parte degli ultimi
Credo che se Luca e Mario, Alessandra e Mara vogliano sposarsi in un Paese moderno possano farlo senza che nessuno abbia bisogno di stracciarsi le vesti
Credo che chi ha di più debba aiutare e contribuire anche per chi ha meno
Credo alla Democrazia, non alla Tecnocrazia
Credo che se hai 30anni non possono rubarti il futuro
Credo nella Politica che regala Speranza e Passione
Credo che ci vogliano meno sedie per i parlamentari e più per gli studenti
Credo che se non arrivi alla terza settimana lo Stato è dalla tua parte
Credo che riformare la giustizia non significhi non farsi processare, ma andare in tribunale per dimostrare che si è onesti
Credo che Santoro e Travaglio debbano ridarmi indietro le mie 20€, visto che oramai non è un “Servizio Pubblico” ma un’”agenzia immobiliare”
Credo che chi voglia andare in TV ad esprimere le proprie idee possa farlo liberamente senza un padre/padrone che la esponga al pubblico ludibrio
Credo che noi ci battevamo per i beni pubblici mentre altri nuotavano felicemente
Credo che demonizzare l’avversario sia un segno di debolezza
Credo che al cinismo degli strateghi noi dobbiamo rispondere con il civismo della gente comune
Credo che “gli elettori non ci hanno capito” sia una cazzata secolare
Credo che se la gente non va a votare o vota “altro” sia colpa nostra
Credo che se dalle mie parti la disoccupazione giovanile sfiori il 40% non è perché siamo choosy o bamboccioni, ma perché voi siete lenti e noi siamo troppo Rock: stateci dietro
Credo che insegnare sia uno dei mestieri più belli del mondo e che racchiuda in sé il senso stesso di cui è fatto questo Paese: per cui rispettate chi educa i vostri figli
Credo che tutti abbiamo diritto ad avere una educazione,  un lavoro, tempo libero da dedicare ai figli.
Credo che per colpa vostra questo Paese sia diventato molto triste
Credo che vi seppelliremo con una risata
Credo che chi partecipa alle primarie debba avere rispetto di tutti gli altri e, che si vinca o si perda, abbiamo scelto di essere la classe dirigente che governerà l’Italia, tutti insieme
Credo che ci si debba opporre con tutte le forze contro chi ha provocato un imbruttimento del nostro vocabolario: noi dobbiamo lottare per avere il consenso, ma soprattutto dobbiamo lottare per ristabilire la gentilezza del nostro vocabolario politico, altrimenti non serve a nulla competere alle primarie e poi vincere le elezioni.Parole come amore, bellezza, altruismo, solidarietà, giustizia e speranza avranno un futuro solo se noi decideremo che sia il tempo giusto per la Buona Politica

La solita Italia, #oppure Vendola!